12 ottobre 2005

Prodi: l’uomo che ce la può fare

Conosco un uomo che ce la può fare. Era il pensiero che mi tormentava ieri notte quando distratto e assonnato dopo una giornata a caccia di franchi tiratori cercavo il plaid sotto le gambe da tirare su. Ma niente. La voce del profeta rinnegato in patria – leggi Enzo Biagi – mi martellava costringendomi a dare un occhio all’esordio di Chiambretti, all’intervista che avrebbe rivolto al “probabile” presidente del consiglio per la 15a legislatura dell’Italia repubblicana, sicuro che, lontano da Rai e Mediaset, l’uomo che ce la può fare avrebbe avuto modo di farcela a dare un’immagine degna delle sue aspirazioni. Ed invece chance persa ancora una volta dal mortadella-boy con Chiambretti disperato a dargli lezioni di comunicazione politica, ad invitarlo a non diventare la caricatura di sé stesso, bofonchiando, affogando la voce nei sospiri, prendendo sul serio anche le prese per il culo più palesi di Pierino, manco fosse una matricola appena reclutata in caserma. È quella Tv che ti diverte finquando non pensi che abbiamo bruciato così una presidenza di commissione Ue, con uno che farfuglia per convincerti come guidava l’Iri a 41 anni senza raccomandazione, che rifugge dal riaffermare il suo sì ai Pacs, che sbianca come una ottantenne bigotta quando gli ricordano le corna di Silvio a Madrid. Ha paura di tutto quest’uomo, di qualsiasi domanda che non siano applausi in piedi per ore, è la bruttissima copia di un sergente democristiano (ricordate il mitico sergente Garcia di Zorro?), che cercando di evitare la parola di troppo s’incarta da solo nella sua fumosità.
Illuminante l’ultima battuta quando sul rapporto tra Berlusconi e De Gasperi, sussurrava di aver letto che quest’ultimo confondeva milioni e miliardi e pertanto certamente non rubava. Speriamo Romano sia per questo che hai confuso la lira con l’euro quando ci hai regalato quel triste cambio, sarebbe una magra ma pur minima soddisfazione. Resta la realtà nell’epoca della politica interattiva di un candidato premier senza forza mediatica e allora capisci perché tutta l’aula di Strasbrugo si spellava le mani quando quest’uomo che ce la può fare alzava i tacchi dalla commissione Ue.           

5 commenti:

Massimo ha detto...

Ce la può fare ... ad andare in pensione sin dal 2006, traguardo agognato da tanti Italiani ... ;-)

Anonimo ha detto...

Senza raccomandazioni. Eccezionale. Questo è davvero eccezionale. Un uomo che nell'Italia del pentapartito diventava presidente dell'IRI senza raccomandazioni.
Un giorno è arivato all'IRI - dlin...dlon...chi è?...sono Romano Prodi da Bologna, ho portato il mio curriculino per quel posticino di presidentino...ah, prego venga... -
No, non credo che ce la possa fare, a spararla più grossa, ovviamente.

Bernardo

Federico ha detto...

Ma vi pare che Ciriaco e compagni possano lasciarsi guidare da una mezza calzetta come questa?Se dovesse vincere, cosa sulla uqale resto moderatamente scettico, gli sfileranno la poltrona da sotto il sedere ancora prima della scorsa volta:)

Anonimo ha detto...

Sei rimasto male? Poverino! Consolati: la tua astinenza è destinata a durare a lungo. Ricorda questa profezia. corvo della malora!

Federico ha detto...

bah...Romano ma non mi dire che mandi i tuoi jettatori per il web:)?