16 novembre 2005

Se la Cdl è più libera di Fredom House

“Amo” gli antiberlusconiani che pretendono di ragionare sui fatti e quindi voglio rispondere dati alla mano all’ultimo commento di Cristian al mio precedente post.
1)Se vogliamo ragionare sulla fondatezza del rapporto di FH mettiamo da parte per un attimo quella che è la nostra lettura dell’Italia e sforziamoci di valutare l’obiettività di questo studio.
2)Quando tu dici che in fondo la sentenza di Jannuzzi è giusta perché nel nostro Paese è previsto il reato di diffamazione a mezzo stampa metti in dubbio tu stesso il valore dell’analisi di FH che ha scambiato una condanna – che si può contestare o meno - per una persecuzione politica!
3)Leggendo il documento come tu consigli la scarsa professionalità di questi analisti emerge ancora più chiara. Spiegami per esempio che dato rappresenta scrivere: Lili Gruber, quit in reaction to Berlusconi’s domination of the media. Che cos’è questa? Un analisi? Oppure un semplice giudizio azzardato? Vorrei capire. Un professionista di lungo corso della Rai decide di entrare in politica con la coalizione avversa al governo e il suo giudizio sull’esecutivo diventa un dato oggettivo per definire il grado di libertà nel nostro Paese? E poi cosa significa scrivere tanto per dire che Berlusconi è presente nel 42% dei servizi dedicati ai politici? Forse che dovrebbero concedere più spazio al presidente della sezione della Lista Di Pietro di Canicattì?
4)La legge Gasparri come tutti i provvedimenti è suscettibile di critiche ma perché non argomentare? Perché chi pretende che si legga la bibbia di FH non legge anche i testi delle norme che critica? Io dovrei dedurre che la legge Gasparri è ad personam perché Ciampi ne rinviò l’approvazione e perché prevede il salto al digitale terrestre?

Approfittando del dibattito sul rapporto di Freedom House riacceso da Cristian pubblico qui la “breve” analisi con cui l’Italia è stata classificata come paese parzialmente libero.

Freedom of speech and the press are constitutionally guaranteed. Legislators moved in July toward abolishing prison sentences for libel, a development welcomed by media organizations, but the proposed amendments have yet to be adopted. Politicians and their allies filed several libel suits against journalists during 2004; in February, journalist Massimiliano Melilli was sentenced to 18 months in prison and ordered to pay 100,000 euros (US$124,400). In July, a 76-year-old journalist and senator was placed under house arrest, relaxing his 2002 sentence of 29 months’ imprisonment for libel. Press freedom organizations criticized two separate government raids on journalists’ homes and offices, owing to the journalists’ refusal to reveal their sources for controversial, investigative reports.
Most press outlets are privately owned but are often linked to political parties or run by large media conglomerates that exercise some editorial influence. In December, journalists at Italy’s leading and highest-selling daily, Corriere Della Sera, protested increasing editorial interference and pressure in the newsroom from its shareholders. The newspaper is owned by RCS Mediagroup, in which 15 of Italy’s major conglomerates have a stake. Concerns about the concentration of media ownership have been an issue since the election in 2001 of Silvio Berlusconi, a media magnate and Italy’s wealthiest individual, as prime minister. The print media, which consist of eight national newspapers, two of which are controlled by the Berlusconi family, continue to provide diverse political opinions, including those critical of the government. However, Berlusconi controls or influences six of the seven national broadcast channels. Mediaset, a company in which he has a major interest and the largest private broadcaster in the country, owns three national channels, while the state-owned network (RAI), traditionally subject to political pressure, controls three.
Questions continue to be raised about the political impact of Berlusconi’s control of the media. The Osservatorio di Pavia, an independent media watchdog, reported that in the month of February, Berlusconi’s presence on television accounted for 42 percent of the time dedicated to politicians. During the year, the head of RAI, Lucia Annunziata, and one of its star television broadcasters, Lili Gruber, quit in reaction to Berlusconi’s domination of the media. A long awaited conflict of interest bill, which was intended to resolve the contradictions between Berlusconi’s private business and his role as prime minister, was passed in July. Although the bill limits the managing control politicians have over their holdings, it does not bar them from owning companies. As a result, the bill, which was criticized as being toothless by critics, will have little impact on Berlusconi’s media empire.
In April, the parliament adopted a law on broadcasting reform, known as the Gasparri Law, which ostensibly introduces a number of reforms, such as the switch-over to digital broadcasting (scheduled to take place in 2006) and the partial privatization of RAI. The law was initially vetoed in December 2003 by President Carlo Ciampi, who was urged to do so by media organizations claiming the law threatened press freedom and undermined news pluralism. Although the revised law has a clause that limits the maximum revenue a single media company can earn, it excludes
interests in publishing, cinema, and the music industry. Critics of the law still say that it reinforces Berlusconi’s power over the media. The new law also allows one of the three Mediaset channels, Retequattro, to continue terrestrial broadcasting. The decree runs counter to a 2002 Constitutional Court ruling that demanded the channel switch to satellite by January 2004 to ensure competition. The shift to satellite would have led to a considerable loss in the station’s market value.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Qui, come al solito nell'ambiente vicino a forza italia, si tende a guardare il dito che indica la luna, e non la luna. Mi spiego.

Io non sono affatto un "fan" di Freedom House, e non avevo certo bisogno della sua relazione per capire che il controllo sui media da parte di Berlusconi è assoluto. Certo quando nei programmi di "approfondimento politico" come Porta a Porta, (quando non si parla di viagra, protesi al seno o del processo di cogne) si dice che il motivo prindipale che ci ha -secondo la loro relazione- declassato a paese parzialmente libero è l'arresto di un giornalista -che ha calunniato dei giudici- mi metto un pò a ridere perchè, come detto,il "caso iannuzzi" secondo la FH ci ha fatto scivolare di "sole" tre posizioni, ma senza Iannuzzi eravamo ugualmente NON liberi. Semplicemente perchè il caso Iannuzzi è una foglia di fico, i veri motivi che ci hanno declassati sono altri.
Durante la guerra in Iraq i giornalisti della Rai erano OBBLIGATI (parole loro) a sostenere Berlusconi e la sua posizione a favore della guerra. La rai non ha dato al diretta della manifestazione di febbraio per la pace. Non si poteva usare la parla "pacificista" sostituita da "disobbediente", insomma i servizi erano impostati a carattere politico (filo-governativo ovviamente), e non informativo.

Sulla legge Gasparri spero sinceramente che tu argomenti per spirito di contraddizione perchè se non riesci a vedere cosa c'è realmente dietro a questa, e ovviamente a tutte le leggi in materia di giustizia varate dalla casa di libertà, sono problemi seri eh.

Le pressioni di Berlusconi al corriere di De Bortoli? (costretto ad abbandoanre) Per non parlare della cacciata, violenta, volgare e prepotante a Montanelli.

Le censure televisive sono cose dei giorni nostri: basta vedere come hanno ridotto il decano del giornalismo Biagi, costretto a qualche editoriale sul corriere, o come hanno chiuso ogni programma che ha in qualche modo cercato di fare il VERO servizio pubblico, cioè rendere al pubblico la storia del loro presidente del consiglio, che ovviamente ha fatto presto a mandarli a casa.
Certo che per Berlusconi il vero servizio pubblico lo fa Vespa, quando parla di processi privati -come quello della franzoni, 20 puntate- e invece se c'è da trattare di processi a politici, quello stesso giorno si parla di viagra -nel giorno della condanna a cesare previti-
Non continuo perchè sai almeno bene quanto me i fatti da conoscere, il problema è che non hai, o non vuoi avere, la limpidità per affrontarli come si deve, senza preconvincimenti politici, come faccio io, che sono di destra , e mi vergogno della destra che ci governa (an che approva la devoluzione è una bestemmia, applausi a fisichella che ha lasciato, grande segno di coerenza)

Ognuno di noi, dati alla può stilare il proprio rapporto, e se siamo onesti, soprattutto con noi stessi, ci rendiamo conto che il rapporto di freedom house è addirittura benevolo.

Federico ha detto...

Cristian mi dispiace molto che tu usi qui toni poco gentili ricorrendo a quel proverbio cinese per chiosare la scarsa capacità deglia altri di analizzare il problema. A questo punto non posso che ricordarti come i post che ho scritto vertevano su quest'argomento e cioè Freedom House e le modalità incerte con cui certe inchieste vengono condotte. Anche in quest'ultimo post ho precisato che non era mia intenzione addentrarmi nella discussione del controllo mediatico di Berlusconi. Lavoro nel mondo dell'informazione - ahimè non per Silvio:) - e se me lo consenti credo di avere un'idea abbastanza solida di come funzionano le pressioni di tutti gli ambienti politici ed economici. Resta il punto che la nostra discussione era incentrata su quel dito di cui parli, era cioè un confronto - secondo me molto interessante - sulla professionalità con cui vengono condotte certe analisi. Hai scelto di cambiare ring spostandoti sul tavolo del Berlusconi tiranno e non tiranno dal quale la nostra piacevole chiacchierta esulava. Le belle polemiche vanno avanti sempre sul filo del rispetto e da quel filo, se mi accusi di non essere onesto con me stesso, di mancare addirittura di limpidità, cadi clamorosamente.

Anonimo ha detto...

Toni poco gentili? Dedichi un blog a una persona che fa dell'abuso e del sopruso la sua regola di vita e mi parli di toni gentili?
Capisco che è un modo per eludere il discorso perchè ovviamente non ci sono scusanti per certi Suoi comportamenti; mi sono illuso di poter avere un confronto sui fatti, mi sono sbagliato.

La nostra piacevole chiacchierata non esulava affatto da Berlusconi, Freedom House dovrebbe fare solo fa sfondo, da eco: il problema è il CONTENUTO della relazione: il "merito" di FH è semplicemente quello di aver portato alla luce dei "non addetti ai lavori" alcune cose FONDAMENTALI che tutti gli italiani dovrebbero sapere, ma purtroppo non lo sanno; il quotidiano più importante fa 700 mila copie al giorno, Emilio Fede (che è il telegiornale più piccolo) al giorno fa 1 milione e 500 mila persone. That's it.
Quindi il lavoro dei "giornalisti" è quello di spostare l'attenzione del pubblico dal CONTENUTO della relazione al suo CONTORNO, sviando, distraendo, per parlare del processo di cogne la puntata successiva.

Che poi è abbastanza assurdo..come se in una relazione si parlasse di qualcosa di veramente importante e fondamentale da conoscere NEI SUOI CONTENUTI e invece il discorso si sposta sulla sintassi della relazione, o sulle tendenze sessuali di chi ha scritto la relazione.
Il classico stolto che, ovviamente per suo comodo, preferisce guardare il dito, e non la luna.

Mi permetto di citare Dostojevky:
L'importante è che non mentiate a voi stesso.
Colui che mente a se stesso e dà ascolto alla sua propria menzogna, arriva al punto che più nulla di vero riesce a distinguere nè in sè
ne intorno a sè, e quindi finisce a non stimare nè se stesso nè gli altri.

Federico ha detto...

Cristian scusa ma se mento a me stesso perchè continui a farmi visita? se trovi obbrobrioso che un italiano possa dedicare un blog di confronto al capo del governo del proprio Paese perchè perdere tempo su questi post? Una discussione sui blog si apre da un presupposto di stima reciproca che evidentemente tu non hai nei miei confronti. Io non voglio interlocutori-predicatori e dispensatori di omelie, che ricorrono ad eleganti citazioni affinchè io "apra gli occhi". Sono un sostenitore di questo governo e ne vado fiero, probabilmente il nostro presidente del Consiglio è un furfante come tu dici ma io faccio parte di quel folto gruppo di elettori, sai la maggioranza, che evidentemente non è dotata della tua capacità di raziocinio. Se non sei disposto ad accettare minimamente l'eventualità che da questo confronto tu possa arrichirti, perchè io sono un povero stupido bigotto plagiato da Fede, spendi meglio il tuo tempo e lasciami marcire in questa beata ignoranza.Grazie:)

Anonimo ha detto...

Al contrario..i confronti si debbono avere con chi ha idee diverse dalle tue, e magari poca stima reciproca. E' facile discettare su temi cui siamo completamente d'accordo: non ci sarebbe nessuna "crescita".
Poi che è impossibile controbattere su certe cose è un altro conto.

Personalmente passo su questo, e su altri blog di pseudo destra per vedere dove riesce ad arrivare la berlusconite e a volte lascio un segno della mia indignazione e/o rassegnazione. Non ho intenzione di farti "aprire gli occhi" perchè sai quello che devi sapere (spero), quindi non è un fatto di disinformazione, è solo fissazione, negazione della realtà..due delle caratteriste care al Padrone.

Quindi continuerò a farti visita, e continuerò, eventualmente, a sbugiardarti.

CC

Federico ha detto...

guarda io potrei con un click far sparire i tuoi commenti se volessi ma considero la tua "ingenua saccenza" un'ottima vetrina di chi è affetto da antiberlusconite acuta. sbugiardami pure e fammi godere allora!

Anonimo ha detto...

Beh, non mi stupirei di eventuali censure.
Certo, sono un amante della legalità, e di conseguenza anti berlusconi.