26 agosto 2005

L’insostenibile vaghezza del Centro

Da osservatore non legato ad alcuna ortodossia politica vorrei capire cos’è questo Grande Centro che avanzerebbe. Vorrei capirlo perché potrei anche sostenerlo, votarlo anche se per adesso mi accontenterei di conoscerlo. Tutto quello che traspare fino ad adesso è soltanto una insostenibile vaghezza, un fumosità tipica della Dc degli anni ’80, un sentenziare senza proporre, un girare intorno ai problemi lasciando emergere soltanto quelli che sono, dovrebbero essere gli attori. Vi prego allora spiegatemi cos’è questo centro di cui abbiamo così urgentemente bisogno! Spiegatemi per piacere non dico il programma ma gli obiettivi, la linea di demarcazione nell’agone politico. Spiegatemi quali sono le differenze col Polo e in particolare con Forza Italia. Spiegatemi cos’è questa misteriosa discontinuità che (per carità!!!) non riguarderà, come dite, tanto la leadership della Cdl, quanto un nuovo corso in senso più ampio per la coalizione. Ma quanto ampio? Forse fino alle poltrone che si desiderano? Perché sapete in Italia com’è basta poco a pensar male e qualcuno, che di centro se ne intende, questa filosofia la diffusa bene. Vorrei capire allora cosa dovrebbe fare questo governo per discontinuare e a chi gioverebbe questa rottura. Cosa c’è da rinnegare? La diaspora della Dc non è frutto di tangentopoli ma piuttosto dell’inadeguatezza di quel Grosso Centro a convogliare ancora consenso, nell’incapacità di individuare un linguaggio più diretto verso gli elettori coltivati, orto per orto, a suon di promesse e clientele. Non mi piace questo progetto. Non mi piace e non mi fido perché non è e non vuole essere chiaro. Non mi piace questa convergenza parallela tra i moderati dei due schieramenti. Non mi piace questo abuso del moderatismo, termine ormai tanto logoro quanto vuoto. Non mi piace questa sete di Grande Centro che è solo nelle viscere dei vertici dei tecnocrati e della grande finanza e che, son tranquillo, non andrà lontano perché l’Italia di oggi di tanto fumo e vaghezza non ne vuol sentir parlare.


    

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nenach'io riesco a capire tutto questo fascino del moderatismo: se significa ricorrere a interminabili perifrasi e a continui esperimenti lessicali (chiedere "discontinuità" per reclamare maggior potere) per celare fini da bassa politica, allora meglio la bandana di silvio e anche il sigaro geuvariano di bertinotti. Almeno sono schietti