17 ottobre 2005

Primarie: democrazia in maschera

La nota più triste di questa carnevalata di primarie sono le foto – una è sul Corriere di oggi – dei sostenitori di Simona Panzino che sono andati alle urne col passamontagna arcobaleno. Non mi piace il significato di questo gesto, per questa gente la politica è lotta tra Bene e Male che giustifica qualsiasi mezzo. La stessa Panzino raccontava al Corriere della Sera come il padre le aveva insegnato fin da piccola che a sinistra stanno i buoni, a destra i cattivi senza alcuna attenuante. Ed io mi chiedo qual è il confine tra militanza e fanatismo.  Per il resto queste primarie sono state un semplice esercizio di propaganda per l’Unione. Una sorta di grosso evento di promozione autoreferenziale. Sembra gli sia rimasto solo questa utopia: di essere i soli a decidere le sorti del Paese. Intanto la maggioranza degli elettori di sinistra resta scettica su Prodi, gli indecisi non ne parliamo e i passamontagna non indignano.

2 commenti:

Massimo ha detto...

Ma i numeri, sono reali ?
Quanti hanno fatto la via crucis da un seggio all'altro ?
Quanti minorenni hanno votato ?
Quanti extracomunitari senza cittadinanza, quindi senza diritto di voto ?
E poi ancora.
Perchè dovremmo credere ai numeri di Vannino Chiti e non alle denunce di brogli di Mastella ?
E se anche fossero dati "veri".
4 milioni su 40 milioni di elettori.
Non fanno una vittoria.
E infine il richiamo agli Stati Uniti.
Bush non ebbe bisogno di primarie (come Berlusconi).
Kerry stravinse le sue primarie (come Prodi).
Ma ora Bush è alla Casa Bianca e Kerry è un dimenticato della Storia ... ;-)

Federico ha detto...

che dire?i tuoi commenti sono sempre lucidissimi ed esaustivi:)