Silvio ha ragione le due coalizioni al momento sono alla pari nel Paese. Se il centrosinistra ha dalla sua la vittoria nelle ultime competizioni elettorali, il centrodestra conserva pur sempre tutte le potenzialità che una forza di governo può esprimere risvegliando i voti dormienti di chi aspetta un grido di riscossa nella Cdl per rinnovare la propria fiducia a questa maggioranza. Siamo ancora in tempo per ribaltare le funeste previsioni che imperversano troppo superficialmente sui media è necessario però mettere subito in atto una strategia aggressiva di comunicazione politica e strategia elettorale per invertire nettamente la rotta e risvegliare gli entusiasmi di chi resta a casa piuttosto che votare a sinistra.
Vorrei capire la logica autoflaggelatoria che spinge altri esponenti del Polo a riconoscere la quasi ineluttabilità della vittoria del centrosinistra. Alle dichiarazioni “ottimistiche” di Casini si aggiungono ora anche gli altolà di La Russa che chiosa l’attendibilità dell’entusiasmo del premier. A questi signori qualcuno spieghi quanto sia controproducente continuare a dare per scontato un sorpasso che non è ancora avvenuto. Chi vuole fare veramente da pungolo per un centrodestra vincente batta il pugno sul tavolo nelle riunioni interne alla maggioranza per una spinta decisiva sui temi della campagna elettorale. Ben vengano le autocritiche di Renato Brunetta sulle concessioni eccessive ai burocrati dell’altra sponda. È questo quello che gli elettori vogliono. Un Polo nuovamente galvanizzato dalla voglia di riaffermarsi, da una nuova linfa di rinnovamento. Avanti tutta allora sulle riforme costituzionali, ben venga anche il proporzionale con sbarramento se è possibile. Bisogna chiudere ogni spazio agli avversari. Ribattere alle accuse più stupide e soprattutto sottolineare le iniziative legislative più importanti di questi anni. Parliamo degli ultimi dati Ocse, parliamo dell’ultima tendenza in crescita. Un Paese che svolta il proprio andamento economico è un Paese che ha avuto evidentemente un governo che negli ultimi anni ha lavorato bene, che ha pianificato una crescita nel lungo periodo con grandi investimenti strategici nelle infrastrutture. QUALCUNO PARLI PER PIACERE!
12 settembre 2005
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