27 giugno 2005

Ma a me la Fallaci non piace

Quando finiranno queste fallaciadi?
So che la mia posizione non è linea col trend del pensiero filo-cdl del momento ma io questa infatuazione per la Oriana a stelle e strisce non la condivido. Non solo. Non credo neppure che sia una buona linea elettorale far leva sul consenso che questo personaggio riscuote. Francamente diffido di chi ha una visione così mistica di sé stesso e trovo anche di cattivo gusto il continuo far riferimento in modo anche indiretto alla propria malattia. Ho letto a riguardo la risposta della giornalista al direttore di Libero, Vittorio Feltri.
La Fallaci conclude la sua lettera a Feltri con un autoincensamento che impressiona:

Caro Feltri, scrivere è un lavoro difficile e spesso doloroso: lo sai. Ma quando si fa in purezza, cioè per dovere civile, è anche il lavoro più nobile del mondo. Perché a farlo in purezza, per dovere civile, si diventa il bambino che nella fiaba di Grimm strilla ai cortigiani intenti a lodare le vesti del re: “Ma il re è nudo!”

Rispetto la Fallaci, la sua carriera, le sue interviste memorabili ma non credo oggi il mondo abbia bisogno di medium, di asceti che da una torre dorata squarciano veli che la gente non è in grado di vedere. Viviamo nell’epoca della comunicazione globale, signora Fallaci, non abbiamo bisogno di scoprire che il re è nudo ma di confronti seri su come raddrizzare un mondo che non può continuare ad andare a senso unico verso il suo Occidente.
Non ne posso più di soloni della politica che si arrogano la facoltà di occuparsi della Politica con la P maiuscola lasciando la volgare politica di ogni giorno ai politici. Questo dovrebbe essere un modello, un punto di riferimento? Gli elettori moderati non sono abituati ad un rapporto religioso con la politica, la teologia neocon in Italia non attecchirà mai. Io voglio una politica operaia, del fare non una nuova mistica che infernalizza l’avversario ma una dialettica sferzante che lo ridicolizza su posizione ideologiche ormai superate. Il segreto di Silvio è stato far leva su temi concreti di politica semplice – quella con la p che la Fallaci disprezza – su una pubblica amministrazione più snella, su uno stato meno spendaccione, su una politica internazionale di primo piano non appiattita su nessuno, su uno sforzo continuo di sollecitazione delle forze più laboriose e ottimiste del Paese. Per piacere dei santoni leggeti i libri ma lasciate le farneticazioni politiche fuori la porta della Casa delle libertà.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanto dice la fallaci non potrà mai costituire un programma di Governo. Le va dato il grande merito di aver sollevato un problema di identità, a suo avviso - e io con lei - confliggenti. GM

Anonimo ha detto...

Neanche a me è mai piaciuta.

Anonimo ha detto...

Trovare qualcuno che a destra rompe il tabù Fallaci mi fa molto piacere.
Saluti.

Anonimo ha detto...

la fallaci non sopporta la politica con la p minuscola perchè non porta a niente. Fare la voce grossa su un problema del genere (che avrà il culmine dell'esplosione quando noi probabilmente non ci saremo più) è forse l'unico modo disponibile perchè qualcuno si ravveda