21 ottobre 2005
Sui media non c’è spazio per la politica
Le reazioni vuote e piene di propaganda del centrosinistra alla politica della Cdl sono il segnale più chiaro dell’incompetenza politica di quest’opposizione. Anziché lottare per modificare secondo le loro tesi le iniziative legislative del Polo come la riforma elettorale e quella costituzionale questi sinistrorsi sanno soltanto gridare allo scandalo, all’attentato alle regole, alla democrazia. Quelle poche voci che pure si sono alzate a proporre uno confronto vero seppur aggressivo articolo su articolo, come Claudio Grasso di Rifondazione e il diessino Stefano Ceccante (segnalato da Conservative Mind), vengono lasciate inascoltate. I quotidiani purtroppo non fanno che eco alle polemiche contribuendo ad alimentare quell’ignoranza che imperversa sui testi delle riforme che pure non sarebbero così complessi da spiegare. Berlusconi che inciampa o Follini che ha dimenticato le cravatte per Bonaiuti trovano sui nostri maggiori quotidiani più spazio dei contenuti delle riforme che si apprestano a trasformare importanti settori della nostra vita quotidiana. Questa confusione non servirà a nessuno non all’Unione per guadagnare i voti degli scontenti, non al Polo che dovrebbe comunicare meglio il senso delle proprie iniziative, servirà invece, questo sì, ad allargare le file degli astensionisti. Per chi come me ama la politica vera dei dibattiti anche accessi ma appassionanti sulle grandi scelte che interessano la comunità, il vuoto mediatico che ci circonda è di una tristezza infinita. Per fortuna ci sono i blog!;)
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