30 maggio 2006
La Cdl perde e se la prende con gli elettori
Il risultato insoddisfacente per il centrodestra in questa tornata elettorale era stato facilmente preannunciato. Non si trattava di fare la parte dei menagramo. L’insuccesso era nell’aria come era nell’aria il testa a testa già diverse settimane prima del voto per le politiche. Quello che accaduto infatti altro non è stata che la matematica conseguenza di una strategia di comunicazione da parte del centrodestra confusa e disorganizzata. Già l’ho scritto più volte. Anziché correre da una città all’altra Silvio Berlusconi & Co. avrebbero dovuto dare maggior risalto alla compattezza della coalizione in parlamento con la creazione immediata di un piano di opposizione preciso ed invece…Invece nulla. Spiace dirlo ma si è continuato a strepitare per un voto sul quale obiettivamente peseranno a lungo le ombre di irregolarità ma che tuttavia non può costituire l’unica arma, soprattutto se si vuole fare di quest’opposizione un progetto solido per domani. La sconfitta, perché tale è, non può essere nascosta dietro la consolazione della conferma in Sicilia. A Torino Rocco Bottiglione è stato letteralmente stracciato da Sergio Chiamparino semplicemente perché la sua candidatura è apparsa artificiosa e tardiva. La conquista dei grandi comuni, pur restando sempre ardua per il centrodestra, si costruisce a partire da un’opposizione seria costante che crei sul territorio dei riferimenti ben precisi. Così non è stato oltre che a Torino, a Napoli e a Roma. Quello che ha vinto non è stata la capacità dei sindaci di centrosinistra ma la loro fama facilmente alimentata grazie al vuoto dell’opposizione. Se Rosa Russo Jervolino riesce ad essere confermata dai napoletani nonostante il caos imperante nella città partenopea è perché quei cittadini - ahimè! – si sono rassegnati ormai ad quel caos e finiscono per votare il personaggio che ha pur sempre un rilievo nazionale maggiore rispetto ad un onestissimo questore che improvvisamente è apparso sulla scena cittadina paventando repulisti di ogni sorta. E chi si aspetta che io oggi vada in giro tronfio con la stelletta di Totò Cuffaro sul petto si sbaglia di grosso!
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