10 giugno 2005
Apologia del dito medio
Ebbene sì lo ammetto, sono elettoralmente vergine. Non mi concedo facilmente. Subisco il fascino del tuo sorriso e ribollo all'esibizione del tuo dito medio ma prima di darti il mio assenso, ho bisogno di capire Perché a troppe prime donne concedi improvvido le tue attenzioni ma soprattutto perché ti lasci circondare da "puttane" della politica. Eh sì, presidente, perché in politica bisognerebbe seguire il principio della precauzione e mai abbandonarsi a chi ti ha "inculato" in precedenza senza contraccettivo. Così tu oggi chiami a raccolta gli Italiani, ti chiedi che fine abbia fatto il consenso che avevi conquistato, l'aurea che avevi un tempo, ora offuscata. Non è difficile sai perdere il consenso. L'opinione pubblica è femmina, va conquistata giorno per giorno anche con le scelte coraggiose e con la chiarezza. Tu questa Silvio, lasciamelo dire, troppo spesso l'hai sacrificata sull'altare di una comunicazione opportuna ma non coinvolgente. E chi sono gli artefici di questo tracollo? Personaggi che un tempo ti furono nemici dei più stupidi come il tuo attuale portavoce di governo ed un ex-sindaco che è riuscito a far credere solo a te di non essere più comunista ma che usa quella stessa comunicazione dogmatica da Politburo. Ma come? chi sputa nel tuo piatto è immediatamente invitato a mangiarci? Come non indignarmi per l'attenzione dedicata ai lanciatori di cavalletto? Come non scoraggiarmi per la mano tesa di continuo a muffe del passato che crescono nella tua ombra per poi distruggerti? All'ombra del tuo Polo oltre ai naturali alleati d'origine hai allevato democristiani, socialisti, repubblicani, radicali. Hai dato loro visibilità che oggi significa dare elettori, voti e poi? Ora diventi sempre più vittima di pretese di ogni tipo. Come quei cani di piccola taglia che rompono le palle di continuo la tua azione e rallentata dai morsi alle gambe dei Follini, dei Nucara, dei De Michelis. Perché non ti preoccupare sono tutti pronti a veleggiare per altri lidi. Quello che paga oggi è un rapporto diretto con la gente. Non dico una comunicazione caciarona ma chiara netta e consequenziale. Alla faccia di chi ti invitava ad un maggiore aplomb, chi ha votato per la Cdl nel 2001 ha goduto quando prendesti a calci nel sedere gente come Biagi, Santoro e Luttazzi, esultarono vedendo finalmente un premier italiano rispondere per le rime ad un oscuro europarlamentare tedesco. Quegli stessi elettori vogliono sentire ancora il fracasso dei pugni sbattuti sul tavolo degli alleati per abbassare le tasse. Il mio consiglio allora è semplice: SII TE STESSO! Contro il politichese, i bizantinismi dei partiti, le insidie del nostro sistema, VIVA LA FRANCHEZZA DEL DITO MEDIO!
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