La partecipazione di Giulio Tremonti al nuovo programma di Enrico Mentana apre idealmente la campagna elettorale e mostra un Polo tutt’altro che rassegnato. Finalmente un rappresentante del governo affronta l’arena mediatica rispondendo punto su punto alle domande di Massimo Franco e Massimo Giannini.
Agli scenari catastrofici prospettati dai due giornalisti – tra i più critici nei confronti di questo governo – Tremonti ha replicato riconoscendo le difficoltà e gli errori commessi dall’esecutivo ma rifiutando una condanna tout cour di questi anni di governo. Il ministro ha in particolare evidenziato la sostanziale tenuta del Paese, dell’assetto sociale, dei conti pubblici ricordando inoltre le importanti riforme del mercato del lavoro, delle pensioni e delle infrastrutture varate durante la legislatura. Franco e Giannini si sono ritrovati con le armi spuntate costretti a ricorrere ad obiezioni fuori tema come il trend elettorale negativo per il Polo, l’avvicendarsi di tre ministri a Via XX settembre, i tumulti all’interno della maggioranza palesando così la pochezza delle loro argomentazioni su contenuti, politica economica e riforme. Tremonti infatti è stato bravo a prendere atto degli errori del governo non cercando alibi nella pessima congiuntura internazionale che pure ha influito pesantemente sulle scelte fatte. Il ministro dell’Economia non si è nascosto dietro ad attenuanti di circostanza ha affrontato ogni obiezione con sicurezza e calma sfoggiando non solo competenza ma anche abilità politica. La strategia di comunicazione è stata perfetta il pubblico ha visto un ministro dell’Economia con i piedi per terra ma non a terra, convinto che il buon lavoro svolto in questi anni soprattutto in termini di riforme strutturali il cui rendimento sarà apprezzabile soltanto fra qualche anno. Di fronte invece giornalisti schierati e poco preparati a sfruttare al meglio l’occasione ricorrendo ad un approccio poco credibile. Se si vuole discutere anche in modo molto critico di questo governo non si può partire da una condanna totale di tutto l’operato. Per influire sull’elettorato di mezzo sarebbe stato molto più efficace a livello mediatico chiamare il ministro a rispondere di precise mancanze del governo su temi specifici ma in fondo è meglio così, se queste sono le premesse, se questo è lo stile che politici e profeti dell’opposizione intendono utilizzare, il Polo ha ancora ottime chances.
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1 commento:
Ieri sera ho visto Giannini che in alcune situazioni non ha potuto far altro che annuire alle risposte di Tremonti.
E' andata meno peggio di quanto credessi.
Grazie per la visita
A presto
PS: Sono scettico anch'io sulle primarie, ma se così vogliono, che si facciano bene almeno.
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