Alla faccia di chi rosica quando i blogger suppliscono al vuoto mediatico sulle azioni concrete della politica, oggi scrivo del nuovo strumento lanciato dal governo per favorire l’innovazione nelle PMI del Mezzogiorno. La settimana scorsa è stato pubblicato in Gazzetta il decreto interministeriale che punta a promuovere la partecipazione del capitale di rischio nelle Pmi che utilizzano tecnologie digitali per l'innovazione di prodotto e di processo. L’iniziativa rientra nelle misure previste dalla Finanziaria per il 2005, approvata quindi un anno fa circa, e dimostra ancora una volta come l’attività di un governo vada valutata nei tempi giusti. Ma vediamo le novità di questo nuovo sistema di finanziamento.
In primo luogo le imprese che accederanno al Fondo avranno ben dieci anni per restituire il prestito, un tempo quindi sufficientemente ampio per raccogliere i frutti delle nuove tecnologie introdotte. I fondi sottoscritti saranno gestiti da SGR (società gestione risparmio) con una partecipazione dello Stato che varierà dal 50% per i fondi specializzati al 33% per quelli generalisti. Il supporto statale ridurrà al minimo il rischio degli investitori privati cui tuttavia in caso di successo del progetto saranno lasciati i maggiori profitti. Infine sul modello israeliano i costi dell'istruttoria, che spesso rappresentano un freno al venture capital, saranno a carico del fondo stesso.
28 novembre 2005
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3 commenti:
Ecco un post che avrebbe meritato una ben maggiore visibilità.
Speriamo finisca presto la polemica su Tocqueville e si torni a difofndere notizie come questa.
grazie. parlare delle iniziative di questo governo è la cosa più importante da fare in questo momento se vogliamo tornare a vincere.
Bravo, bel post, ha ragione federico, così possiamo tornare a vincere,diffondendo le cvose fatte e sono tante da questo governo
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