24 gennaio 2006

Legge sulla pedofilia: l’ennesima ad personam?

Non c’è nulla da fare. Ancora ieri Massimo D’Alema – ospite di Vespone – invitava i polli a ridere paventando il controllo certosino di Silvio Berlusconi sul panorama mediatico al fine di mettere sulla graticola l’opposizione. Eppure nello stesso panorama mediatico passa in sordina una legge di cui avevamo bisogno e che prima nessuno aveva fatto. Una legge tra le tante che non ha, perché non può avere, l’impronta di una coalizione o dell’altra e che infatti è stata approvata ieri sera all’unanimità dalla commissione Giustizia della Camera. In attesa delle polemiche che l’approvazione della riforma della legittima difesa sta già scatenando – e che saranno sicuramente amplificate dai giornali – ecco una sintesi delle principali misure della nuova strategia di contrasto a pedofilia e pedopornografia on line:

  • Inasprimento delle sanzioni contro i pedofili, escludendo tra l’altro il patteggiamento

  • Interdizione per questo reato da scuole e pubblici uffici frequentati da minori

  • Facoltà di perseguire d’ufficio i reati di sfruttamento sessuale dei minori

  • Istituzione al Viminale di un ''Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete Internet'' cui è riconosciuta la prerogativa di indagare sui flussi economici che, attraverso le carte di credito, alimentano il commercio delle immagini dei minori

  • Istituzione di un Osservatorio sulla pedofilia presso il ministero delle Pari Opportunità
    

1 commento:

Massimo ha detto...

Naturalmente: l'orco è sempre Silvio da Arcore ... ;-)