23 febbraio 2006
Samarra ci urla la complessità l’Islam
La triste distruzione della moschea sciita a Samarra in Iraq da parte di estremisti sunniti è l’ennesima dimostrazione delle divisioni che lacerano dall’interno il mondo islamico. L’attentato ci aiuta a capire una volta di più la complessità della questione musulmana, le difficoltà a pianificare una strategia di confronto con una realtà che non ha un’autorità politica univoca in grado di controllare la situazione. Non possiamo chiudere gli occhi davanti a questa criticità. Gli attentati interni al mondo arabo sono un fattore che deve pesare alla stessa stregua degli attentati contro gli occidentali. Quest’impostazione non collide con quanti chiedono ai nostri governi di alzare la voce con chi guida gli stati musulmani ma aiuta però a comprendere la difficoltà del percorso di pace. Fino a quando in quei paesi non si svilupperà la consapevolezza necessaria a capire che la religione è soltanto la leva con cui pochi cercano di aizzare la moltitudine l’Occidente vivrà sempre con la minaccia di reazioni sconsiderate. La circolazione delle idee, il confronto interculturale e quindi la crescita nel mondo islamico di una nuova generazione più aperta al riconoscimento reciproco dei valori sono le strade irrinunciabili di una saggia strategia diplomatica. Dobbiamo restare inermi davanti alla violenza? Assolutamente no. I nostri stati devono reagire duramente ad ogni forma di terrore innanzitutto promuovendo misure di repressione preventiva del fanatismo religioso nei nostri confini. Gli immigrati che vivono in Occidente devono essere il nostro tramite privilegiato che ancora più dei leader musulmani può far maturare in Oriente una visione diversa del rapporto col mondo cristiano. E qui da noi che possiamo e dobbiamo cominciare a gettare le basi di una convivenza equa, paritaria, riconoscendo da un lato il loro diritto a coltivare il proprio culto dall’altro pretendendo un assoluto rispetto per i nostri valori religiosi, culturali e soprattutto democratici.
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2 commenti:
Bravo!
Hai detto tutto e apprezzo moltissimo il taglio assolutamente liberale del post.
Io guardo sempre al modello americano come unico al mondo per quanto riguarda l'integrazione e l'"americanizzazione" di tante razze e religioni.
Purtroppo l'Europa si è creduta tanto superiore agli Usa da sbagliare anche in questo
A presto :-)
Perla.
Grazie. Mi piacerebbe che su Tv ci fosse più spazio anche per una linea alternativa ai teo-con.
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